L’Eternauta e L’invasione degli ultracorpi

Tutto ebbe inizio con una misteriosa nevicata, fosforescente e letale, sulla città di Buenos Aires…

Il Re dei rovi di Marcelo Figueras evoca nella scrittura quelle atmosfere inquietanti che hanno segnato la memoria e la formazione di generazioni in Argentina, ma anche in Italia e nel mondo. L’eternauta, alias Juan Salvo, il “vagabondo dell’infinito”, viaggiatore del tempo, ricorda quei fatti e li racconta allo scrittore, che lo guarda incredulo: se lo è trovato di fronte all’improvviso, materializzato dal nulla, seduto su una poltrona del suo studio, nel cuore della notte. Inizia così L’Eternauta, capolavoro del fumetto mondiale, uno dei miti della letteratura argentina, creato dallo scrittore e sceneggiatore Héctor Germán Oesterheld, desaparecido con le sue quattro figlie. È a questa storica figura di artista che Marcelo Figueras rende omaggio con Il Re dei rovi.

L’Eternauta. In Italia edito da 001 Edizioni

Pubblicato per la prima volta nel 1957 per il settimanale “Hora Cero”, con i disegni di Francisco Solano López, L’Eternauta è il racconto di una lotta di resistenza, condotta senza quartiere, da parte di un piccolo gruppo di esseri umani che si oppone all’invasione aliena seguita alla claustrofobica nevicata. Il protagonista e i suoi amici sono in casa seduti a giocare a carte una sera quando dalla finestra appaiono i primi fiocchi extraterrestri. Da quel momento dovranno combattere contro creature mostruose provenienti dallo spazio, che uccidono e condizionano le persone, riducendole come automi senza pensiero, con cinica ferocia.

L’Eternauta evoca con le sue atmosfere L’invasione degli ultracorpi, il film di Don Siegel del 1956, e prefigura nella fantasia dell’artista quello che l’Argentina in realtà visse alla metà degli anni Settanta con l’avvento della dittatura militare del generale Jorge Videla. Lo stesso Oesterheld il 21 aprile 1977 venne sequestrato dai paramilitari del regime e non fu mai più ritrovato, così come le sue figlie, Estela, Diana, Marina e Beatrix, due delle quali incinte, insieme ai loro mariti. Tutti desaparecidos, una sorte condivisa con le migliaia di argentini fatti “sparire” e mai più ritornati, vittime di torture e uccisioni, in quegli anni bui nel paese sudamericano.

Locandina del film “L’invasione degli ultracorpi” (1956)

Nel 1961 L’Eternauta diede il nome a una rivista, sulla quale Oesterheld scrisse in forma di racconto la continuazione delle avventure di Juan Salvo (Juan Galves, nella successiva edizione italiana) sulla Terra. In una nuova versione de L’Eternauta, nel 1969, ridisegnata da Alberto Breccia, l’autore accentuò in maniera fortemente esplicita i riferimenti alla situazione geopolitica del Sudamerica e dell’Argentina. L’Eternauta, seconda parte (II), disegnata ancora una volta da Solano López, uscirà nel 1975: Oesterheld scrisse di nascosto gli ultimi capitoli durante la clandestinità, fino al giorno della sua scomparsa, quando venne rapito. In Italia il fumetto è stato pubblicato nel 1977 sul settimanale “Lanciostory” e successivamente ha dato il nome a una rivista omonima, “L’Eternauta”, uscita dal 1980 al 2000.

Nel 2011 l’editore italiano 001 Edizioni ha riedito la prima versione integrale e restaurata dell’opera, così come pubblicata originariamente su “Hora Cero”, in formato orizzontale. 001 Edizioni, che ha ricevuto il Premio Micheluzzi per la migliore edizione di un classico nel 2012, ha ristampato L’Eternauta II, con il titolo L’Eternauta. Il ritorno, pubblicando anche gli altri libri legati al personaggio creato da H.G. Oesterheld: i sequel a fumetti, il romanzo, i saggi dedicati all’opera e allo scrittore.

In Argentina, nel 2007, L’Eternauta è entrato a far parte del materiale didattico delle scuole superiori della provincia di Buenos Aires.

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